PMI Innovative

 pmi innovative

Il DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2015, n. 3  convertito in legge 24 marzo 2015, n. 33, ha stabilito che tutte le PMI che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione, dall’oggetto sociale e dal livello di maturazione possono rientrare nella categoria di “Pmi innovative”. 

Per diventare Pmi innovative a tutti gli effetti però bisogna essere iscritti all’apposito registro.

Per ottenere la qualifica di PMI Innovative è necessario:

  • di non essere quotate in Borsa;
  • aver chiuso almeno un anno amministrativo;
  • possedere almeno due dei seguenti requisiti :
  • spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 3% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione, escludendo le spese per immobili;
  • impiego di personale altamente qualificato in misura almeno pari a un quinto della forza lavoro complessiva;
  • essere detentrici, licenziatarie o depositarie di un brevetto o un software registrato in campo industriale o biotecnologico.

VANTAGGI DELLE PMI INNOVATIVE

I principali vantaggi e le agevolazioni riservate alle PMI innovative sono:

  • Esonero dall’imposta di bollo e diritti di segreteria per l’iscrizione nel Registro delle Imprese delle Camere di Commercio;
  • Deroghe alla disciplina societaria ordinaria. Alle PMI innovative costituite in forma di SRL viene consentita la creazione di quote dotate di particolari diritti;
  • Facilitazioni nel ripianamento delle perdite. Le PMI innovative godono di un regime speciale sulla riduzione del capitale sociale, tra cui una moratoria di un anno per il ripianamento delle perdite superiori a un terzo;
  • Remunerazione con strumenti di partecipazione al capitale. La PMI innovativa può remunerare i collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale (come le stock option), e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi di “work for equity”, per cui accettano come pagamento per le proprie prestazioni alcune quote della società. A questi strumenti fa capo un regime fiscale e contributivo di estremo favore: non rientrano nel reddito imponibile, e sono soggetti solo alla tassazione sul capital gain (guadagno in conto capitale, dato dalla differenza fra prezzo d’acquisto e prezzo di vendita specifico di titoli di Borsa);
  • Incentivi fiscali per investimenti in PMI innovative provenienti da persone fisiche (detrazione Irpef del 19% fino a un massimo investito di 500 mila euro) e persone giuridiche (deduzione dall’imponibile Ires del 20% fino a un massimo investito di 1,8 milioni).
  • Ricorso all’equity crowdfunding. Le PMI innovative possono avviare campagne di raccolta di capitale diffuso attraverso portali online autorizzati, coloro i quali forniranno i capitali entreranno a far parte della PMI;
  • Accesso semplificato a Fondo Garanzia PMI: un fondo pubblico che facilita il finanziamento bancario tramite la concessione di una garanzia sui prestiti. Tale garanzia copre fino all’80% del credito erogato dalla banca alla PMI innovativa (massimo 2,5 milioni di euro), ed è concessa in base a criteri di accesso estremamente semplificati, con un’istruttoria che beneficia di un canale prioritario.